Le parole di Alessandro Guerrini, amministratore delegato Art Defender

Cultura e impresa. Intelletto e operosità. Bellezza e valore.

Sono binomi che fino a tempi troppo recenti hanno definito due ambienti poco permeabili, quasi antitetici: quello delle istituzioni artistiche e quello delle realtà aziendali. Ambienti che troppo a lungo si sono guardati con sospetto e diffidenza, con il timore che una contaminazione reciproca potesse intaccarne i rispettivi presupposti fondanti.

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Opificio #operosità  #valore #intelletto​

OpificioQuerini – il progetto di corporate membership della Fondazione Querini Stampalia – scardina questa incomunicabilità, nella consapevolezza che il confronto fra mondi, solo apparentemente, distanti alimenta la crescita e genera quindi valore.

Art Defender non poteva che accogliere – con orgoglio ed entusiasmo – l’invito a far parte di questo progetto, con il pieno convincimento che, oggi più che mai, fare impresa non significa solo offrire al mercato prodotti o servizi utili e competitivi, ma anche strutturare modalità di comunicazione e interazione con i propri pubblici di riferimento, orientate alla relazione. L’adesione al progetto trova ulteriore presupposto nella storia dell’azienda che, da oltre dieci anni, opera al fianco di musei e collezionisti per la gestione e la valorizzazione dei loro patrimoni artistici. Il tratto distintivo di Art Defender è rappresentato dalla sua stessa natura di piattaforma: una combinazione – inedita nel panorama italiano – di strutture, servizi e competenze che garantiscono soluzioni specialistiche nell’ambito della conservazione, della consulenza, dell’assicurazione e della logistica relative a opere e oggetti d’arte. La volontà di sostenere – con senso di responsabilità e determinazione – una realtà autorevole e prestigiosa quale è la Fondazione Querini Stampalia, è accompagnata dunque dall’auspicio che la piattaforma di Art Defender possa trovare in questa iniziativa, e nelle altre aziende che la animano, anche un’opportunità di consolidamento del proprio network e di ampliamento delle competenze da integrare nella propria offerta, oltre a un’opportunità di connessione con tutti coloro che nutrono una particolare sensibilità verso il tema della tutela e della condivisione dei patrimoni artistici.

un’opportunità di connessione.

Infine, il nome stesso del progetto – OpificioQuerini – evoca lo spirito “del fare”, quanto mai necessario in una fase drammatica come quella attuale, in cui la nostra società civile – fiaccata dalla pandemia e dalla crisi economica conseguente – deve trovare gli stimoli, le risorse e le energie necessari per gettare le basi del rilancio e ridisegnare la visione del futuro: a questa sfida Art Defender – nel proprio ambito di attività e per il ruolo che ricopre all’interno del settore – non intende sottrarsi, contribuendo con il proprio know how e stimolando e alimentando il costante e costruttivo confronto con gli altri attori del sistema.  

 

Alessandro Guerrini

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